Nell’ambito dell’industria, la qualità e l’affidabilità dei materiali sono di fondamentale importanza per garantire la sicurezza e le prestazioni dei prodotti finali. Ma per valutare la qualità dei materiali occorre poterne identificare e comprendere i possibili difetti, perché possono compromettere l’integrità strutturale e la sicurezza dei prodotti. In questo articolo, esploriamo le diverse tipologie di difetti nei materiali industriali, per poi analizzare le tecniche adatte a rilevarli.
Definizione dei difetti nei materiali
Il difetto di un materiale industriale può essere definito come qualsiasi imperfezione, discontinuità o anomalia che influisce sulle proprietà del materiale stesso.
I difetti possono essere causati da una varietà di fattori, ad esempio:
- errori durante il processo di produzione
- contaminazioni
- tensioni meccaniche o ambientali
- natura intrinseca del materiale stesso
Anche i difetti apparentemente insignificanti possono avere conseguenze sulle prestazioni e sulla durata dei materiali, soprattutto in settori ad alta criticità come l’aerospaziale, l’automotive e l’industria petrolifera.
Tipologie comuni di difetti nei materiali industriali
I difetti nei materiali industriali possono essere di natura complessa e manifestarsi in varie forme, come cricche, porosità, inclusioni e delaminazioni. Vediamoli nel dettaglio:
- Cricche: crepe o fessure sono difetti lineari che si sviluppano nei materiali a seguito di tensioni meccaniche, stress termici, attacchi chimici o altri fattori. Possono compromettere gravemente la resistenza e la durata dei materiali, aumentando il rischio di rottura o cedimento strutturale.
- Porosità: si verifica quando vi sono piccole cavità o bolle d’aria all’interno del materiale. Questi vuoti possono indebolire la struttura del materiale, riducendone la resistenza e la capacità di sopportare carichi.
- Inclusioni: sono particelle estranee, o impurità, presenti nel materiale, in genere causate da contaminazioni durante il processo di produzione. Possono influenzare negativamente le proprietà meccaniche e chimiche del materiale, compromettendone la qualità complessiva.
- Delaminazioni: si verificano quando gli strati del materiale si separano o si staccano l’uno dall’altro. Un simile difetto è particolarmente comune nei materiali compositi e può compromettere la resistenza e la durabilità della struttura.
- Deformazioni: sono cambiamenti nella forma o nella geometria del materiale, generalmente causati da stress meccanici, temperature estreme o altri fattori ambientali. Possono influenzare le prestazioni e la funzionalità del materiale, rendendolo instabile o inadatto all’uso previsto.
Il ruolo dei CND per rilevare i difetti nei materiali
I difetti dei materiali possono rimanere nascosti o non adeguatamente rilevati attraverso i controlli distruttivi.
In particolare i controlli distruttivi sono atti alla distruzione di un campione appositamente ricavato o prelevato e rappresentativo dello stato di un manufatto in fase di costruzione sia esso lavorato o semilavorato. Essi restituiscono dei risultati come resilienza, durezza, microdurezza, resistenza a trazione ecc.
Inoltre, i controlli distruttivi possono essere costosi e richiedere tempo, poiché implicano la rimozione di campioni dal processo produttivo e la loro analisi in laboratorio. Tale procedimento può comportare ritardi nella produzione e un aumento dei costi operativi.
Al contrario, i controlli non distruttivi (CND) consentono di esaminare i materiali senza comprometterne l’integrità, individuando difetti interni o superficiali in modo rapido, accurato e non invasivo. Tecniche come la radiografia, la tomografia computerizzata e l’ultrasuono permettono di visualizzare dettagliatamente la struttura interna dei materiali, rivelando con precisione le eventuali anomalie.
È proprio grazie alla loro capacità di individuare difetti in modo spesso immediato e accurato, che i controlli non distruttivi sono diventati fondamentali nel processo di controllo della qualità e nella prevenzione di guasti o incidenti nei materiali industriali.
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[Foto di SpaceX]